Affittare o acquistare casa a Miami: dove e come muoversi.
Il Panorama immobiliare di Miami
Grazie a Marisa chisena
Miami, la “Città
Magica”, una città cosmopolita di cui tutti parlano e che tutti amano, capace
di accogliere chiunque a braccia aperte. Che la decisione di “metter su casa”
sia dovuta a motivi personali – la classica vacanza che ci fa innamorare del
luogo – o a necessità di lavoro, prima di avventurarsi nell’acquisto di una proprietà
immobiliare a Miami è bene fare delle considerazioni ed affidarsi a chi conosce
il mercato immobiliare e le varie leggi che lo regolamentano. Il primo passo da
compiere è apire lo stile di vita che si desidera condurre.
Bisogna sapere, infatti, che Miami non è fatta solamente di Miami Beach, ma costituisce una realtà urbana molto più variegata che offre soluzioni immobiliari adatte a ogni desiderio ed esigenza: dai grattacieli di South Beach, Brickell Avenue e Downtown dotati di viste spettacolari dell’oceano, alle ville con giardino tropicale di Coral Gables e Coconut Grove. Oltre al “lifestyle”, ci sono altri fattori di cui tener conto e che influiscono sulla scelta non soltanto della tipologia abitativa, ma anche della zona dove indirizzare la propria ricerca: primi fra tutti, la vicinanza al luogo di lavoro, oppure - nel caso di famiglie con bambini - alle scuole. Il comprensorio di Miami, infatti, è molto esteso e la scarsità di mezzi pubblici crea problemi di traffico, specie nelle ore di punta, ed è quindi consigliabile abitare relativamente vicino al posto di lavoro. Quanto all’istruzione dei figli, Miami offre una vasta offerta di istituti scolastici, sia pubblici che privati, di riconosciuta qualità e con curriculum internazionali. Tuttavia, in molti casi, la possibilità di frequentare queste scuole è subordinata alla residenza della famiglia nell’area limitrofa.
Per questo, prima di acquistare o affittare un’abitazione, è consigliabile decidere dove si manderanno i propri figli a scuola: il rischio, infatti, è di non avere diritto all’iscrizione alla scuola prescelta se non si abita nella zona “giusta”. Un altro elemento importante su cui è bene chiarirsi e decidere oculatamente prima di procedere a un contratto di acquisto immobiliare è quello del cosiddetto “titolo di proprietà”, cioè di quale debba essere la condizione giuridica (persona fisica o persona giuridica, italiana o statunitense etc.) che attesta la proprietà legale del bene immobile. Si tratta di un aspetto da valutare con molta attenzione, avvalendosi magari della consulenza di un avvocato d’affari o di un commercialista specializzato, anche per evitare spiacevoli sorprese fiscali al momento della rivendita. Miami è nel pieno di un nuovo ciclo di espansione immobiliare, confermato dalle mille gru e cantieri di cui la città è costellata. Il mercato immobiliare di Miami ha assistito, in generale, a un’ottima ripresa rispetto al precedente quadriennio; oggi si sta assestando su livelli costanti di crescita dei valori, con prezzi confrontabili a quelli del 2004. Rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, nel primo semestre del 2014 il numero di proprietà vendute è cresciuto del 19% per ville monofamiliari e dell’11% per gli appartamenti, con un incremento del prezzo medio del 6%. Malgrado nelle zone più richieste la domanda di immobili sia ancora superiore all’offerta, il numero di proprietà in vendita è generalmente aumentato, allargando perciò le possibilità di scelta degli acquirenti.
Bisogna sapere, infatti, che Miami non è fatta solamente di Miami Beach, ma costituisce una realtà urbana molto più variegata che offre soluzioni immobiliari adatte a ogni desiderio ed esigenza: dai grattacieli di South Beach, Brickell Avenue e Downtown dotati di viste spettacolari dell’oceano, alle ville con giardino tropicale di Coral Gables e Coconut Grove. Oltre al “lifestyle”, ci sono altri fattori di cui tener conto e che influiscono sulla scelta non soltanto della tipologia abitativa, ma anche della zona dove indirizzare la propria ricerca: primi fra tutti, la vicinanza al luogo di lavoro, oppure - nel caso di famiglie con bambini - alle scuole. Il comprensorio di Miami, infatti, è molto esteso e la scarsità di mezzi pubblici crea problemi di traffico, specie nelle ore di punta, ed è quindi consigliabile abitare relativamente vicino al posto di lavoro. Quanto all’istruzione dei figli, Miami offre una vasta offerta di istituti scolastici, sia pubblici che privati, di riconosciuta qualità e con curriculum internazionali. Tuttavia, in molti casi, la possibilità di frequentare queste scuole è subordinata alla residenza della famiglia nell’area limitrofa.
Per questo, prima di acquistare o affittare un’abitazione, è consigliabile decidere dove si manderanno i propri figli a scuola: il rischio, infatti, è di non avere diritto all’iscrizione alla scuola prescelta se non si abita nella zona “giusta”. Un altro elemento importante su cui è bene chiarirsi e decidere oculatamente prima di procedere a un contratto di acquisto immobiliare è quello del cosiddetto “titolo di proprietà”, cioè di quale debba essere la condizione giuridica (persona fisica o persona giuridica, italiana o statunitense etc.) che attesta la proprietà legale del bene immobile. Si tratta di un aspetto da valutare con molta attenzione, avvalendosi magari della consulenza di un avvocato d’affari o di un commercialista specializzato, anche per evitare spiacevoli sorprese fiscali al momento della rivendita. Miami è nel pieno di un nuovo ciclo di espansione immobiliare, confermato dalle mille gru e cantieri di cui la città è costellata. Il mercato immobiliare di Miami ha assistito, in generale, a un’ottima ripresa rispetto al precedente quadriennio; oggi si sta assestando su livelli costanti di crescita dei valori, con prezzi confrontabili a quelli del 2004. Rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, nel primo semestre del 2014 il numero di proprietà vendute è cresciuto del 19% per ville monofamiliari e dell’11% per gli appartamenti, con un incremento del prezzo medio del 6%. Malgrado nelle zone più richieste la domanda di immobili sia ancora superiore all’offerta, il numero di proprietà in vendita è generalmente aumentato, allargando perciò le possibilità di scelta degli acquirenti.
Sono, invece, in
costante diminuzione le vendite di beni pignorati (i cosiddetti foreclosure) e
le vendite “allo scoperto” (o short sales) che sono sempre più rare e
difficilmente offrono reali vantaggi economici rispetto ad una vendita
“normale”. In media, il prezzo di acquisto è di circa il 95% del prezzo di richiesta.
Tuttavia, non sono rare situazioni di offerte multiple, anche a prezzi
superiori del prezzo di vendita, comportamento che rispecchia la robusta
ripresa del mercato.
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