Utila | Bay Islands | Honduras


isola oceano Atlantico

Cambio vita nell’isola che non c’è: Utila


Il posticino che vi raccontiamo oggi, si trova in una piccola isola nell’oceano Atlantico: Utila.
E’ stato scoperto da Fabrizio dopo aver lasciato l’Italia. Oggi vive fra Miami e Utila e mi scrive che è nel piccolo paradiso in Honduras che vorrebbe vivere per sempre con sua moglie e i due bimbi.  Per il momento vive in Florida dove lavora come fotografo e agente immobiliare.
Utila
“Io non vivo più nel Belpaese dal 1994, ma posso dire che vivere ad Utila e’ come vivere in un piccolo paesino di campagna o di pescatori in Italia.”
E’ lui che mi ha inviato questo piccolo tesoro. Perché spesso i “posticini” vogliono restare segreti. Condividerlo è il modo migliore, invece, per condividere bellezza.
“Dopo alcuni anni di ricerca nel bacino centro americano abbiamo trovato Utila. Questo posto ha subito rappresentato quanto cercavamo.
E’ un’isola abbastanza sconosciuta, molto piccola,  e’ l’isola meno cara che abbiamo visto negli ultimi cinque anni.
Qui ci sono molti turisti ed espatriati, sia dall’Europa, che dall’America e dall’Australia.  E’ un’isola pacifica e davvero molto tranquilla.  Ci sono solo duemila abitanti:  il costo della vita e’ molto basso.
Con 1500 euro al mese si può vivere come un re. 
Il tempo e’ bello tutto l’anno e da ottobre a dicembre piove solo ogni tanto per brevi periodi. Poi torna il sole.  Il passaggio degli uragani atlantici e’ quasi sempre spostato più a Nord. Ad Utila il vento ha soffiato più forte solo una volta negli ultimi ottanta anni.  Utila e l’Honduras sono due entità legate da una nazione comune, ma completamente contraddistinte da una differente legislazione e controllo autonomo.
Utila
Utila, Roatan e Guanaja (the Bay Islands) sono al di fuori delle faccende che succedono nella madre terra e a Tegucigalpa, la capitale.  L’isola e’ stata britannica fino alla seconda guerra mondiale, per cui l’inglese e’ parlato da quasi tutti gli abitanti.  La legge autorizza gli stranieri all’acquisto di proprietà, sia in modo personale, sia tramite l’avvio di una corporazione locale.  Gli investimenti sono ben visti ed apprezzati dai residenti. Le tasse sulle proprietà sono davvero minime.  La legittimità delle carte e delle procedure d’acquisto sono ben garantite. Il catasto generale e’ mantenuto con cura, gli studi e le rilevazioni dei terreni sono fatti bene e registrati nei catasti.
In altri Paesi, se compri un terreno, può capitare che qualcuno fornisca prove di precedenti diritti sul terreno stesso. In Honduras no.  E un’altra cosa. Per dire quanto Utila sia collegata al resto del mondo, ricordo che per arrivarci da Miami ci vogliono solo due ore.  Fino a dieci anni fa non sapevo neanche dove fosse l’Honduras. Ora sono davvero contento di averlo trovato.
In un’isola così piccola conosci tutti dopo due settimane e sono quasi tutti socievoli e gentili.
Utila e’ probabilmente l’unico posto dell’Atlantico, in cui i subacquei avvistano i bellissimi e docili squali balena ogni giorno. Il brevetto PADI si ottiene in meno di una settimana e costa meno di 200 dollari,L’Honduras e’ ricchissimo di storia e misteri, e’ una terra fertilissima, ricca di banane e ananas. La stagione dei manghi è lunga, non e’ vietato bere una birra mentre guidi, ma e’ vietato fumare al volante. I cocchi freschi abbondano tutto l’anno sulle palme in riva al mare, una birra servita al tavolo costa meno di 65 centesimi di euro.
La fisionomia di coloro che hanno sempre vissuto lì e’ molto particolare. Li chiamano ‘indios’, sono bellissimi, con una pelle liscia e vellutata. Sono magri e muscolosi, ma con la ‘civilizzazione’ stanno incominciando a diventare grassi e tondi, mangiano da Mac Donald, Burger King. Bevono Coca Cola e Pepsi a colazione, pranzo e cena. Insomma, comprano le porcherie che noi occidentali vendiamo loro.
Cosa colpisce subito?
Nell’entroterra dell’Honduras si trovano rovine antiche di migliaia di anni, enormi cascate che sgorgano libere dalle altissime montagne. Queste ultime provvedono a disperdere le perturbazioni atlantiche che altrimenti colpirebbero la terra con i loro uragani di pioggia e vento distruttivo.   Viaggiando dall’aeroporto al traghetto si vedono immense distese di ananas e banane in piantagioni ordinate in filari lunghissimi ai piedi delle montagne verdi. Un paradiso nascosto ed ancora inesplorato da gran parte di noi occidentali. Le strade sono tenute molto bene e si viaggia in gran comfort.
Si vive una vita tranquilla, senza preoccupazioni di alcun tipo.
I servizi pubblici che io conosco sono gli autobus, nuovi, efficienti ed in orario, i traghetti, vecchi, efficienti ed in orario ed i taxi, vecchi, nuovi, veloci, lenti e disponibili, ovunque. L’ospedale di La Ceiba, la cittadina più vicina ad Utila sulla madre terra, e’ attrezzato per ogni situazione. I medici, in molto casi, hanno studiato negli Stati Uniti e sono molto preparati e cordiali. Il costo delle cure e delle degenze e’ molto basso.
Utila
Si conoscono tutti gli abitanti, si e’ sempre ben accetti nelle loro case, ci si vede tutti, e tutti i giorni. L’isola e’ piccola e l’unico posto abitato e’ ancora più piccolo. Non ci sono macchine, solo golf carts e motorini, biciclette e piccole motorette a tre ruote, tipo ‘ape’, che si chiamano tuk tuk e ti portano in giro per pochi centesimi. I negozi chiudono quasi tutti per la pausa pranzo, il Sabato e’ come la nostra Domenica, la verdura e la frutta fresca arrivano via traghetto una o due volte la settimana, non si trova tutto nei negozi, bisogna sapersi arrangiare ed e’ una cosa che io adoro.
Nessuno e’ capace di fare un cappuccino decente, non ci sono croissants, il pane e’ sempre morbido, la crosta casca in briciole e non si riesce a fare una bruschetta come si deve. Il pesce e’ molto fresco, ci sono aragoste a poco prezzo. I cocchi, le papaye, l’albero del pane, le banane e altri tipi di frutta locale sono sempre disponibili, in vendita nei negozi. Oppure si possono prendere dagli alberi. Non c’è bisogno di avere una patente di guida. Si può guidare qualsiasi tipo di barca senza patente nautica, l’internet c’e’ quasi sempre, i telefonini cellulari sono ovunque e costano pochissimo. Una volta ne ho comperato uno per cinque dollari in un negozio, con ben 100 Lempiras di traffico disponibile!
Il denaro corrente e’ la Lempira, ma i dollari  sono ben accetti  e anche gli euro vengono cambiati ad un ottimo valore.
Io conosco cinque italiani che vivono ad Utila. Sono bene accolti in ogni parte del mondo e Utila non e’ un’eccezione.
C’è lavoro?
No non c’e’ lavoro, pero’ si puo’ portare. Utila e’ un posto, dove il tempo si e’ fermato agli anni 60, ci sono pochissime cose disponibili in tutti i sensi. Ingegno e capacità sono premiati. In certi settori: infrastrutture, servizi, prodotti tecnologici, conoscenza, insegnamento, idee, innovazione. Il mercato assorbe in modo facile ogni novità.
Di sera come si vive?
Durante la settimana si può uscire. Si possono frequentare i tanti bar e ristoranti dell’isola in compagnia di turisti e abitanti. L’atmosfera e’ gioviale e tranquilla, la birra ed il rum scorrono lenti. Il Sabato sera, invece, le discoteche rimbombano e le strade sono chiassose fino all’alba. A chi piace lo scenario notturno di vita sfrenata, vada! Gli altri stiano a casa.
Vivere in un posto come Utila non e’ consigliabile a tutti. Chi desidera condurre una vita semplice amerà Utila. E sai cosa significa?
Essere svegliato dal gallo alle 5:30, convivere con i granchi, che attraversano le stradine di notte, avere l’acqua corrente quando c’e’ e stare senza quando non c’e’. Stesso discorso per l’elettricità e Internet. E poi, sentire il mare a tutte le ore del giorno e della notte, avere abbastanza tempo libero per potere scrivere un libro, dipingere un quadro, modellare una statua, comporre un pezzo musicale, passare una settimana in fondo al mare per prendere il brevetto e fare sub. Catalogare tutti i pesci della barriera corallina. Consigli? Portare uno spray anti zanzare, protezione solare, pochi soldi, tre costumi da bagno e due magliette, non serve altro.
Ad Utila ci sono laghi e cascate naturali sotterranei, spiagge deserte e bianchissime, dove si arriva solo con la barca, acque cristalline ed inesplorate, frutta tropicale sugli alberi che fiancheggiano la strada, ciabatte di gomma, bottiglie di plastica e vecchi pezzi di legno rigurgitati dal mare sul bagnasciuga, bambini che buttano la carta della loro merenda per terra, ristoranti con il gabinetto che scarica direttamente in mare, bellezze locali da fare girare la testa a Brad Pitt, telefoni a cinque dollari, otto chili di pesce a sei dollari, sigarette a novanta centesimi. Puoi costruire una casa in sei mesi al prezzo di una piccola Mercedes.
Si trova una badante/baby sitter per tutto il giorno a nove dollari.
Il medico dell’isola, Dottor John, mio amico, veste con camicia hawaiana, non si fa la barba e va in clinica solo dopo le 10. Però, é molto bravo con gli adulti e, soprattutto, con i bambini. Si preoccupa di ricevere le medicine, di cui ha bisogno ogni settimana e conosce gli acciacchi e le varie sindromi di tutti, come se fosse sempre vissuto li. Di recente, ha comperato un telefonino. Chi conosce il numero può chiamarlo anche di notte, se c’e’ un’emergenza. La maggior parte delle bellissime ragazze locali ha un bambino a partire dai 16 anni. Ma ci sono i nonni ad occuparsene. Per cui le giovani mamme continuano a vivere la loro vita spensierata.
Il sito di Fabrizio, con info. su dove dormire, dove mangiare e tante altre curiosità sull’isola:


Fabrizio e la sua famiglia a Utila

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